Nasce la coalizione per il freddo e il caldo senza PFAS

Alla conferenza ATMOsphere (ATMO) Europe Summit 2024  tenutasi a fine novembre a Praga è stata lanciata una nuova organizzazione  – the Coalition for PFAS Free Cooling & Heating, la coalizione per il freddo e il caldo senza PFAS. Essa si dedicherà alla promozione di tecnologie HVAC&R di raffreddamento e riscaldamento che usano refrigeranti naturali e tecnologie prive di PFAS. Sulla sua pagina web – http://pfasfreecoolingheating.eu – essa si definisce come “una coalizione di aziende lungimiranti”. Lungimiranti perché? Ma, soprattutto, perché la necessità di una tale coalizione? 

La Coalition for PFAS Free Cooling & Heating è lungimirante perché anticipa una transizione cruciale nel settore HVAC&R (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata e refrigerazione) verso soluzioni più sostenibili, da diverse prospettive: 

  • da una prospettiva ecologica: sostenere tecnologie prive di PFAS dimostra attenzione alle future generazioni e all’ambiente;
  • da una prospettiva normativa: le normative globali stanno diventando sempre più stringenti rispetto ai PFAS. Questa coalizione si pone in vantaggio competitivo rispetto a regolamentazioni in via di sviluppo, come i possibili futuri divieti sul loro utilizzo.
  • da una prospettiva tecnologica: investire in refrigeranti naturali e tecnologie alternative e senza PFAS dimostra un approccio innovativo, in linea con le esigenze di mercato e la lotta contro i cambiamenti climatici.

Si stanno considerando regolamentazioni sull’uso dei PFAS in varie parti del mondo: alcuni Paesi ne hanno vietato del tutto l’uso, mentre altri hanno stabilito limiti di utilizzo o fissato concentrazioni massime accettabili nell’acqua potabile.

Negli Stati Uniti, ad esempio, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) negli ultimi tre anni ha attenzionato particolarmente il problema dei PFAS. Ad esempio, ha stabilito i primi standard nazionali per PFAS nell’acqua potabile (2024); ha investito i $10 miliardi per rimuovere i PFAS dalle acque; ha designato di PFOA e PFOS come sostanze pericolose, obbligando gli inquinatori a pagare le bonifiche; ha definito norme per impedire il rientro in commercio di 329 PFAS inattivi e restrizioni sui PFAS esistenti; ha sviluppato metodi di misurazione dei PFAS e criteri di qualità dell’acqua per proteggere la vita acquatica e molte altre azioni.

In Canada, Health Canada ha stabilito delle linee guida per i PFAS nell’acqua potabile, mentre in Australia il governo ha stabilito un programma volontario di eliminazione graduale di alcuni PFAS e ne ha limitato l’uso nella schiuma antincendio. Questo elenco non è esaustivo ma mostra che vi è su scala globale una attenzione ai PFAS e misure per limitarne la diffusione.

Perché la necessità di una tale coalizione?

L’uso di PFAS nei sistemi HVAC&R rappresenta un problema significativo per l’inquinamento del suolo, delle acque e per la salute umana. Promuovere alternative è una risposta urgente a questa sfida. IL 2025 sarà un anno cruciale in Europa per la definizione di regole sull’uso dei PFAS. A marzo, infatti, sarà discussa la valutazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) sui PFAS nei gas fluorurati e questo potrebbe risultare in importanti restrizioni nell uso dei refrigeranti HFC e HFO.

In un contesto cosi delicato e decisivo la Coalizione punta a sensibilizzare e supportare l’industria nell’adozione di refrigeranti PFAS-free (come ammoniaca, CO₂ e idrocarburi) oltre che a fare conoscere tecnologie e componenti PFAS-free che già oggi esistono. 

Inoltre, una coalizione unisce le forze di aziende diverse, creando un impatto più significativo rispetto agli sforzi individuali. Insieme, esse possono fare pressione per politiche favorevoli e condividere le migliori pratiche.

Infine, molti operatori nel settore non sono pienamente consapevoli delle implicazioni legate ai PFAS. La coalizione può fungere da guida per diffondere conoscenza e accelerare il cambiamento.

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