La decima edizione dell’Operazione DEMETER dell´Organizzazione Mondiale delle Dogane, che ha come oggetto i rifiuti illeciti, le sostanze che impoveriscono lo strato di ozono (ODS) e i potenti gas a effetto serra, si è svolta nell’arco di otto settimane nel secondo semestre del 2024. Ha visto la partecipazione di un numero record di 110 amministrazioni doganali e ha portato a 450 sequestri.
L’Operazione DEMETER risale al 2009 ed è forse il più noto degli sforzi compiuti dalla comunità doganale per attuare le disposizioni della Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento e, dal 2019, per attuare le disposizioni del Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, compreso l’emendamento di Kigali.
Queste operazioni consentono alle amministrazioni doganali partecipanti di valutare le loro capacità di individuazione e di condividere i dati sui sequestri, nonché gli approfondimenti per identificare le spedizioni ad alto rischio e rafforzare i meccanismi di cooperazione.
La cooperazione deve avvenire non solo a livello internazionale, ma anche a livello nazionale, con le agenzie responsabili dell’attuazione dei regolamenti sulla circolazione dei prodotti in questione. Ogni iterazione dell’Operazione Demeter ha dimostrato l’importanza di azioni di contrasto congiunte a livello nazionale per combattere efficacemente i reati ambientali.
Nel corso dell’Operazione DEMETER X, 47 amministrazioni doganali hanno segnalato 450 sequestrirelativi ai prodotti mirati. Questi hanno compreso 99 sequestri di ODS, HFC e apparecchiature contenenti o basate su sostanze controllate ai sensi del Protocollo di Montreal,e27 sequestri di altre merci, tra cui merci soggette a restrizioni o vietate come le sostanze chimiche pericolose.
Sostanze controllate ai sensi del Protocollo di Montreal
Ben 17 amministrazioni doganali hanno segnalato sequestri relativi a sostanze controllate ai sensi del Protocollo di Montreal e dell’Emendamento di Kigali, entrato in vigore nel 2019. Le amministrazioni di Gambia, Bulgaria e Italia si sono distinte per il numero di sequestri segnalati. Tuttavia, in termini di quantità sequestrate, il primo posto spetta allo Sri Lanka, seguito da Italia e Macedonia del Nord.
Gli HFC sono stati i prodotti noti più trafficati in termini di numero di sequestri, mentre le sostanze controllate non specificate e le miscele sono in cima alla lista in termini di quantità sequestrate. Otto amministrazioni doganali hanno segnalato 27 sequestri per un totale di 24.198,9 kg, insieme ad altri 11.620 pezzi di equipaggiamento.
Le navi e i veicoli sono state le modalità di trasporto predominanti sia per le sostanze controllate ai sensi del Protocollo di Montreal sia per le attrezzature che contengono o dipendono dalle sostanze controllate. La maggior parte dei sequestri è avvenuta presso i posti di frontiera e i porti marittimi, con alcuni sequestri effettuati presso i locali di commercianti e venditori. La maggior parte dei sequestri è avvenuta in seguito a controlli di routine.