Quasi tutti i Paesi europei potrebbero adottare maggiori misure fiscali per sostenere l’adozione delle pompe di calore, essenziali per la decarbonizzazione del settore del riscaldamento e del raffreddamento. Lo dimostra una nuova ricerca condotta da EHPA, l´associazone europea delle pompe di calore, dal titolo “Pompe di calore e caldaiea confronto: tasse e costi di gestione” (dicembre 2024)
Solo sei Paesi dei 30 esaminati dall’Associazione prevedono un’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) più bassa per le pompe di calore rispetto alle caldaie a combustibile fossile: Belgio, Francia, Irlanda, Portogallo, Romania e Regno Unito. Ciò significa che le pompe di calore spesso non hanno alcun vantaggio IVA rispetto alle caldaie in termini di costi iniziali. La situazione è simile in termini di costi di gestione. Per rendere i costi di gestione della pompa di calore competitivi, il costo dell’elettricità dovrebbe essere al massimo il doppio del prezzo del gas. Questo perché le pompe di calore utilizzano molta meno elettricità rispetto alle caldaie a gas per produrre la stessa quantità di calore. Ciononostante, l’IVA sul gas (utilizzato dalle caldaie a combustibile fossile) e sull’elettricità (utilizzata dalle pompe di calore) è uguale ovunque, tranne che in Lettonia e in Spagna, dove l’aliquota sull’elettricità è più bassa. In soli sette dei 25 Paesi europei per i quali sono disponibili i prezzi di gas ed elettricità, l’elettricità ha un prezzo inferiore al doppio del gas (dati del 2024). Paul Kenny, direttore generale dell’EHPA, ha dichiarato: «I consumatori europei dovrebbero essere in grado di riscaldare le proprie case in modo economico e sostenibile. Ogni pompa di calore installata in Europa sostiene la sicurezza energetica e la sovranità energetica dell’Europa. Gli Stati membri devono utilizzare tutti gli strumenti fiscali a loro disposizione per garantire che ciò avvenga, con il sostegno dell’UE».
La Commissione europea può dare il via a questo processo attraverso il prossimo Piano d’azione per l’elettrificazione, il Piano d’azione per prezzi energetici accessibili, la revisione della Direttiva sulla tassazione dell’energia e il Pacchetto Energia per i cittadini. In questo modo le soluzioni più pulite per il riscaldamento e il raffreddamento diventeranno anche le più interessanti dal punto di vista economico per gli utenti finali, anche nell’industria.