
Gli idrofluorocarburi (HFC), che sono potenti gas serra e ampiamente utilizzati in sostituzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono, sono controllati dal Protocollo di Montreal. La Cina è considerata una regione ad alta emissione di HFC, tuttavia le osservazioni e le quantificazioni delle emissioni sono ancora insufficienti. Nello studio recentemente pubblicato in Environmental Science & Technology da Xiaoyi Hu e colleghi si riportano nuove osservazioni in situ ad alta frequenza di HFC-125, HFC-134a e HFC-143a presso la stazione di Changdao (CHD), la cui sensibilità alle emissioni nella Cina settentrionale è superiore a quella delle stazioni utilizzate in precedenza per quantificare meglio le emissioni. Combinando queste osservazioni presso il CHD con un approccio di modellizzazione inversa, lo studio presenta le stime più recenti delle emissioni per la Cina settentrionale e mostra le distinte distribuzioni spaziali delle emissioni di HFC che non sono state precedentemente scoperte, facilitando le diverse priorità delle province nei futuri controlli per gli HFC. Successivamente, mostra che le emissioni combinate di CO2 equivalenti di questi HFC in Cina sono aumentate rapidamente da 7,1 ± 2,5 Mt di CO2 equivalenti anno-1 (2,2 ± 0,8% dei totali globali) nel 2005 a 206, 4 ± 15,9 Mt di CO2 equivalente/anno (20,3 ± 1,8% dei totali globali) nel 2022. Infine, si mostra che in termini di area, pro capite e prodotto interno lordo, le emissioni di CO2 equivalenti di HFC in Cina stanno aumentando rapidamente e diventando più elevate del livello medio globale. Queste nuove osservazioni in situ ad alta frequenza di HFC e le osservazioni in corso sono di fondamentale importanza per valutare l’evoluzione storica e futura delle emissioni di HFC ai sensi del Protocollo di Montreal.