La conferenza sul clima, nota come la Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), si svolge in questi giorni a Parigi. La 21 ° sessione della Conferenza delle Parti si terrà dal 30 novembre al 11 dicembre.
La Commissione europea ha sottolineato l’importanza cruciale di raggiungere un accordo globale sul clima equo, ambizioso e giuridicamente vincolante. L’Unione europea dovrà lavorare per raggiungere un accordo globale, durevole e dinamico, in grado di accelerare il passaggio globale a basse emissioni di carbonio e a economie resistenti ai cambiamenti climatici. Questo non solo sosterrà gli sforzi contro il cambiamento climatico ma anche la forza delle società che devono adattarsi alle sue conseguenze, la crescita economica a lungo termine e lo sviluppo sostenibile in Europa e nel mondo.
Il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e il commissario per l’energia e l’azione per il clima Miguel Arias Cañete partecipano entrambi alla conferenza, insieme ad altri leader mondiali.
La Visione europea per un accordo credibile include:
- Una visione globale per un obiettivo a lungo termine come un segnale per le parti interessate -imprese, investitori e pubblico – della volontà di muoversi verso economie a basso tenore di carbonio;
- Un meccanismo per rivedere regolarmente i risultati raggiunti e aumentare l’ ambizione collettiva;
- Una robusta trasparenza e sistema di responsabilità per garantire che le Parti e tutti gli attori possono confidare nel fatto che ciò che è promesso verrà consegnato.
L’UE sarà rappresentata ai negoziati di Parigi da Carole Dieschbourg, Ministro dell’Ambiente per il Lussemburgo, che attualmente detiene la presidenza del Consiglio dell’Unione europea, e da Miguel Arias Cañete, Commissario UE per azione per il clima e l’energia. Il commissario Arias Cañete, ha dichiarato: “Parigi è un’opportunità storica che non possiamo perdere. Ora dobbiamo tradurre lo slancio che abbiamo visto sulla strada per Parigi in un ambizioso e operativo accordo, giuridicamente vincolante. Più di 170 paesi, che causano oltre il 95% delle emissioni globali, hanno già presentato il loro impegno per il clima in vista della conferenza. Questo è veramente una situazione che puo’ fare cambiare il corso delle cose. È anche chiara evidenza il senso condiviso dai governi di urgenza e di volontà politica di fare di Parigi l’inizio di un nuovo capitolo nella azione per il clima. Ma non c’è spazio per l’autocompiacimento – la credibilità della trattativa dipenderà questi elementi chiave: un obiettivo a lungo termine, revisioni periodiche per aumentare ambizione nel tempo e forti regole di trasparenza e di responsabilità“.
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