TEHA Group su incarico di Assoclima, ha realizzato uno studio dal titolo “Il ruolo delle pompe di calore in Italia:stato dell´arte e opportunità di sviluppo“ che analizza il ruolo strategico delle pompe di calore elettriche nella transizione energetica italiana ed europea. Le pompe di calore rappresentano una tecnologia chiave per ridurre le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza energetica e favorire l’elettrificazione dei consumi, in particolare nel settore edilizio.

Punti chiave dello studio
- Decarbonizzazione e transizione energetica: l’UE punta alla neutralità climatica entro il 2050, ma con l’attuale ritmo di riduzione delle emissioni, l’Italia e l’Europa raggiungerebbero questi obiettivi solo nel 2097 e 2102. Per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere le rinnovabili l’UE ha introdotto strategie come REPowerEU.
- Tre sono le leve principali per la decarbonizzazione in Europa:
- Efficienza energetica
- Elettrificazione dei consumi energetici
- Uso di fonti rinnovabili per la generazione di energia
- Il ruolo strategico delle pompe di calore:in quetso contetsole pompe di calore giocano un ruolo fondmanetale perché:
- Consentono di ridurre il fabbisogno di energia primaria del 58,5% rispetto alle caldaie tradizionali;
- Producono il 65% in meno di emissioni di CO₂ rispetto a una caldaia a condensazione e fino al 75% rispetto a una caldaia tradizionale;
- Hanno un´elevata efficienza anche in climi freddi, con temperature operative fino a -20°C. Inoltre, se abbinate al fotovoltaico, permettono un risparmio in bolletta fino all’80%.
L’Italia prevede di installare 8,6 milioni di pompe di calore entro il 2030, ma l’incertezza sugli incentivi ha causato una forte contrazione delle vendite (-33% nel 2023 e -46% nel 2024). Il mercato è ancora fortemente dipendente da incentivi pubblici e il prezzo dell’elettricità rispetto al gas ne riduce la competitività. L’Italia è il secondo produttore europeo di pompe di calore, con 107.000 occupati nella filiera delle pompe di calore elettriche e un valore della produzione di 5,3 miliardi di euro. Tuttavia, nel segmento delle pompe di calore residenziali (<18kW), l’Italia copre meno del 30% della domanda, evidenziando una dipendenza da importazioni extra-UE.
Il settore in Italia sconta ancora alcune criticità, quali:
- Elevati costi di installazione (fino al 110% in più rispetto a una caldaia);
- Scarsa informazione sui benefici delle pompe di calore;
- Prezzo dell’elettricità 3,5 volte superiore al gas a causa di accise e oneri di sistema.
È inoltre “vittima” di alcuni falsi miti come la presunta inefficienza in climi freddi o l’incompatibilità con edifici esistenti; il fatto che non vadano bene per gli appartamenti e che richiedano edifici altamente isolati: che siano rumorose e meno efficienti delle caldaie a gas.
Proposte di policy per sostenere il settore
- Finanziamenti agevolati per favorire l’installazione;
- Incentivi per la sostituzione delle caldaie tradizionali;
- Tariffe elettriche agevolate per chi utilizza pompe di calore;
- Campagne di informazione per migliorare la consapevolezza dei consumatori.
Le pompe di calore elettriche rappresentano una soluzione chiave per la decarbonizzazione, ma il mercato italiano ha bisogno di politiche stabili, incentivi mirati e investimenti industriali per competere a livello europeo e globale, verso un futuro più verde ed efficiente.